Progetto F.A.M.I IMPACT: "Scommettiamo sulla cittadinanza" pubblicato il 27/11/2019

3 giornate di formazione dedicate ai docenti ed ai mentor

Le tre giornate organizzate nell’ambito del progetto “Scommettiamo sulla cittadinanza” a valere sul Programma Nazionale del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020, sono state realizzate per entrare nel mondo della peer education e delle azioni da intraprendere con i ragazzi su temi della discriminazione e integrazione. Gli istituti selezionati, con a capo l’Istituto “Sandro Pertini” di Martinsicuro, fanno parte di una rete di scuole multiculturali, scelte in base alla percentuale studentesca con background migratorio. 

Nei giorni 21, 22 e 23 novembre si sono svolte le tre giornate di formazione dedicate ai docenti e ai mentor nell’ambito del progetto FAMI IMPACT “Scommettiamo sulla cittadinanza”. 
Le attività svolte dalle formatrici Stefania Zamaprelli e Silvia Volpi della REDU (Rete Educare ai Diritti Umani), hanno permesso alle insegnanti delle scuole di riferimento, e ai mentor di On the Road, di entrare nel mondo della peer education e delle azioni da intraprendere con i ragazzi su temi della discriminazione e integrazione. Gli istituti selezionati, con a capo l’Istituto “Sandro Pertini” di Martinsicuro, fanno parte di una rete di scuole multiculturali, scelte in base alla percentuale studentesca con background migratorio. 
Nella giornata del 23 novembre hanno preso parte alle attività formative anche alcuni studenti che hanno partecipato Il Peer Education Summer Camp tenutosi lo scorso luglio. Con questi ultimi si sono creati micro gruppi, atti a formulare e pianificare le varie attività progettuali nei loro istituti di riferimento.
Le formatrici a termine delle tre giornate hanno dichiarato:
“Il gruppo si è presentato disponibile e motivato a partecipare a tutte le attività proposte e curioso di comprendere bene le tematiche del progetto oltre al ruolo di mentor. Le attività esperienziali hanno avuto un impatto molto forte sui partecipanti ed hanno permesso loro di contattare non solo la loro parte cognitiva ma anche quella emotiva.”
I partecipanti hanno facilitato la creazione di un gruppo coeso che ha lavorato in maniera armoniosa ed efficace durante il corso di tutte e tre le giornate di formazione. I partecipanti hanno potuto ragionare sugli strumenti in uso anche a meta-livello, riflettendo su come e se utilizzare quanto sperimentato nei propri contesti operativi.
Alla luce dell’attualità politica di temi scottanti come quelli che riguardano i processi migratori e gli spostamenti di massa, l’educazione rimane la strada maestra per aiutare i cittadini a raggiungere una comprensione critica di questioni così complesse.  Sistemi educativi inadeguati possono contribuire alla diffusione di immagini negative, parziali, selettive o sprezzanti. Eventi di formazione di questo tipo rappresentano importanti occasioni per elaborare le informazioni e a promuovere società più coese.
“L’educazione condiziona l’atteggiamento, le aspirazioni e le convinzioni dei migranti, così come la capacità di sviluppare un senso di appartenenza rispetto alle comunità di destinazione. La crescente eterogeneità delle classi nelle scuole comporta una serie di sfide anche per le comunità ospitanti, ma al tempo stesso offre opportunità di conoscere culture ed esperienze di vita diverse. Oggi più che mai sono necessari programmi educativi atti a contrastare atteggiamenti negativi.”